BLOG

Condividi

Lavori in spazi confinati: obblighi normativi e formazione per la sicurezza degli addetti

Cosa sono gli spazi confinati e perché sono pericolosi

Gli spazi confinati sono ambienti chiusi o parzialmente chiusi, non progettati per una presenza umana continuativa, ma in cui è necessario accedere per svolgere operazioni lavorative specifiche. Esempi comuni includono cisterne, silos, condotte, serbatoi, fognature e intercapedini.

Lavorare in questi ambienti comporta rischi elevati: mancanza di ossigeno, presenza di gas tossici o esplosivi, difficoltà di evacuazione in caso di emergenza. Per questo motivo la formazione obbligatoria e l’applicazione di precise normative sui lavori in spazi confinati sono essenziali per prevenire infortuni, spesso gravi o mortali.

La normativa di riferimento: cosa prevede per i lavori in spazi confinati

In Italia, il principale riferimento normativo per la sicurezza negli spazi confinati è il D.P.R. 177/2011, che definisce i requisiti di qualificazione delle imprese e dei lavoratori che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati.

  • Eseguire un’attenta valutazione dei rischi;
  • Assicurarsi che il personale abbia ricevuto una formazione specifica e aggiornata;
  • Dotare i lavoratori di dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati;
  • Redigere procedure di emergenza e garantire la presenza di personale di salvataggio addestrato.

La normativa richiede inoltre che le imprese dimostrino esperienza nel settore e l’utilizzo di personale dipendente formato secondo criteri ben precisi.

La formazione obbligatoria: contenuti, durata e aggiornamenti

La formazione obbligatoria per i lavoratori che operano in spazi confinati ha l’obiettivo di fornire conoscenze teoriche e competenze pratiche per affrontare i rischi specifici.

I contenuti formativi includono:

  • Normativa vigente e responsabilità del lavoratore;
  • Identificazione dei pericoli tipici degli spazi confinati;
  • Utilizzo corretto di DPI e strumenti di rilevamento gas;
  • Procedure di accesso, uscita ed evacuazione d’emergenza.

I corsi prevedono generalmente una parte teorica e una pratica, per un totale di 16 ore. L’aggiornamento periodico, solitamente ogni 5 anni, è obbligatorio.

Requisiti per le imprese e responsabilità del datore di lavoro

Le imprese che intendono operare in spazi confinati devono essere qualificate e documentare:

  • L’esperienza specifica nel settore;
  • La formazione e addestramento del personale;
  • L’adozione di misure di prevenzione e protezione.

Il datore di lavoro ha la responsabilità di verificare l’idoneità fisica degli addetti, predisporre il piano operativo di sicurezza e assicurarsi che tutte le attività siano svolte in condizioni di massima tutela della salute.

Eventuali violazioni possono comportare sanzioni pesanti e responsabilità penali in caso di infortuni.

Investi sulla formazione, investi sulla sicurezza

I lavori in spazi confinati richiedono massima attenzione, competenza e responsabilità. La normativa vigente impone precisi obblighi, ma è soprattutto una questione di tutela della vita dei lavoratori.


Per questo motivo, ProSafe Academy propone corsi di formazione per lavori in spazi confinati, tenuti da esperti del settore e aggiornati alle ultime disposizioni normative.