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Livelli antincendio: guida alla classificazione delle aziende e alla formazione obbligatoria

Livelli antincendio e obblighi aziendali

Nel panorama della sicurezza sul lavoro, la prevenzione incendi rappresenta un pilastro fondamentale. Ogni azienda è tenuta a classificarsi secondo i livelli antincendio previsti dalla normativa vigente, che determinano obblighi formativi ben precisi per i lavoratori incaricati. Comprendere la classificazione delle aziende in materia antincendio è essenziale per garantire interventi tempestivi ed efficaci in caso di emergenza. In questo articolo vedremo come si stabiliscono i livelli, cosa comportano e quale formazione antincendio è richiesta per ciascuna tipologia.

Come si classificano le aziende: i tre livelli di rischio

Il Decreto Ministeriale del 2 settembre 2021 ha introdotto una nuova classificazione delle attività secondo tre livelli di rischio incendio: livello 1 (basso), livello 2 (medio) e livello 3 (elevato). La classificazione dipende da diversi fattori:

  • La presenza e quantità di materiali infiammabili;
  • Le caratteristiche strutturali dell’edificio;
  • Il numero di persone presenti;
  • Il tipo di attività svolta.

Per esempio, un piccolo ufficio con basso affollamento e materiali non infiammabili rientrerà nel livello 1, mentre un’azienda chimica con impianti complessi sarà classificata come livello 3. La classificazione va indicata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ed è fondamentale per stabilire il tipo di formazione obbligatoria.

Formazione antincendio: cosa cambia a seconda del livello

Ogni livello antincendio prevede un percorso formativo specifico per gli addetti incaricati alla gestione delle emergenze. La formazione antincendio si articola così:

  • Livello 1 (basso): durata minima 4 ore, con teoria e prova pratica sull’uso degli estintori.
  • Livello 2 (medio): durata minima 8 ore, include esercitazioni più complesse e simulazioni.
  • Livello 3 (elevato): durata minima 16 ore, formazione approfondita, con prove pratiche in impianti specializzati.

Gli aggiornamenti devono essere effettuati ogni 5 anni. La scelta del corso corretto non è solo un obbligo normativo, ma un dovere etico per la tutela di dipendenti, clienti e patrimonio aziendale.

Chi deve partecipare e come scegliere il corso giusto

Tutti i datori di lavoro sono tenuti a designare uno o più addetti antincendio, selezionando il corso in base al livello di rischio della propria azienda. È buona prassi, in realtà, estendere la formazione a più lavoratori per garantire un’efficace risposta anche in assenza del personale incaricato. La scelta del corso deve tenere conto anche di eventuali modifiche strutturali o organizzative che possano modificare il livello di rischio.

Per orientarsi è fondamentale affidarsi a enti formativi qualificati, che offrano corsi aggiornati secondo le ultime normative, con docenti esperti e sessioni pratiche ben strutturate.

L’importanza di un partner affidabile per la formazione antincendio

La formazione antincendio non è un semplice adempimento burocratico, ma un investimento nella cultura della sicurezza. ProSafe Academy propone corsi per tutti i livelli di rischio, progettati secondo quanto previsto dal DM 2/09/2021. I nostri formatori certificati, i materiali didattici aggiornati e l’attenzione alle esercitazioni pratiche rendono l’apprendimento efficace e duraturo.

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