
Utilizzi prodotti industriali nella tua attività lavorativa ma non sei in un’azienda chimica?
Pensi che l’uso periodico di oli idraulici o l’emissione di fumi di saldatura non incidano sulla salute e sicurezza dei lavoratori?
Anche il contatto saltuario con prodotti industriali di origine chimica può provocare problemi ai lavoratori: queste informazioni si possono evincere dalle schede di sicurezza (SDS) fornite dai produttori delle sostanze chimiche, divise per sezioni, espresse sotto forma di pittogrammi e frasi di pericolo per la salute e sicurezza dell’operatore e dell’ambiente.
Un esempio concreto è l’uso di sostanze come i diisocianati, per cui è prevista una formazione obbligatoria secondo il Regolamento REACH: puoi approfondire i dettagli iscrivendoti al nostro corso dedicato ai diisocianati.
In sezione 8 della SDS sono elencati i dispositivi di protezione individuale (DPI) e i dispositivi di protezione collettiva (DPC) tramite cui gli operatori possono proteggersi dal contatto ed inalazione dei prodotti chimici con cui stanno lavorando.
Tipologie di DPI per prodotti chimici
I DPI sono indumenti e oggetti che vengono indossati singolarmente dall’operatore e in particolare sono atti a proteggere le mani, i piedi e le vie respiratorie.
Guanti
Le normative di riferimento sono il Regolamento Europeo (UE) n. 453/2010 che nella Sezione 8, punto 8.2.2.2, in riferimento alla protezione delle mani, indica il tipo di guanti da indossare durante la manipolazione della sostanza o della miscela, a seconda del rischio connesso e del potenziale di contatto, tenendo presenti l’entità e la durata dell’esposizione dermica. In particolare deve indicare:
- il tipo di materiale ed il suo spessore;
- tempi minimi di permeazione del materiale dei guanti.
Possono essere indicati altri accorgimenti supplementari in caso di necessità.
È necessario che i guanti rispettino inoltre due fattori fondamentali, normati dalla UNI EN 374 parti 1-2-3 che vanno a definire quali penetrazione e permeazione.
La penetrazione è il passaggio di una sostanza chimica o di un micro-organismo attraverso la porosità dei materiali, le cuciture, eventuali micro forature o altre imperfezioni del guanto. La norma EN 374-1 punto 5.2.1 rimanda al metodo di prova per i guanti di protezione per gli agenti chimici e biologici.
La permeazione è il processo con il quale un prodotto chimico si diffonde attraverso il materiale del guanto di protezione a livello molecolare, comprendendo l’assorbimento delle molecole del prodotto chimico nella superficie di contatto (esterna) di un materiale, la diffusione delle molecole assorbite nel materiale, il desorbimento delle molecole dalla superficie opposta (interna) del materiale.
Ogni combinazione guanto di protezione/sostanza chimica di prova va testata e classificata in termini di tempo di passaggio dall’esterno all’interno del guanto (tempo di permeazione). I livelli prestazionali si basano sui tempi di passaggio misurati durante il contatto costante con la sostanza in condizioni standardizzate (UNI EN 374-3).
La durata effettiva della protezione fornita sul posto di lavoro può variare in modo considerevole rispetto alle prestazioni determinate in condizioni di laboratorio di prova.
Secondo questa norma, le sostanze chimiche di prova per i test dei guanti sono 18, alle quali è associata una lettera.
Sono espresse nella seguente tabella:

ESEMPIO DI MARCATURA DEI GUANTI

Il pittogramma sul guanto presenta la beuta di Erlenmeyer con indicate le lettere delle sostanze di prova per cui il guanto è stato testato. A seconda del numero di sostanze testate, il guanto può essere di:
- Tipologia A (almeno 6 sostanze testate),
- Tipologia B,
- Tipologia C (almeno 1 sostanza testata).
Scarpe
Le Norme di riferimento per le scarpe antinfortunistiche sono la ISO EN 20345 in quanto riferita alle scarpe di sicurezza per usi generali e certifica che la calzatura è in grado di proteggere i piedi da possibili danni derivanti da caduta di oggetti pesanti, calpestio di oggetti appuntiti, contatto con sostanze chimiche pericolose e contatto con scariche elettriche.
L’altra Norma di riferimento è la UNI EN 13832 che indica le calzature che resistono ad agenti chimici. Si sviluppa in tre parti e i test sono condotti da una lista di 15 agenti:
- Se è applicata la parte 2 della 13832, le calzature devono essere testate con almeno 2 prodotti chimici. Le marcature devono includere le normative EN ISO 13832-2 e le lettere indicanti le sostanze usate.
- Se è applicata la parte 3 della 13832, i campioni sono posti a contatto con 3 sostanze chimiche per 23 ore. Devono superare un test di resistenza alla permeazione. La marcatura deve indicare la normativa EN ISO 13832-3 e la lettera relativa.
Respirazione
Per quanto riguarda i DPI relativi alla respirazione, definiti APVR (Apparecchio di Protezione delle Vie Respiratorie), consentono la respirazione del lavoratore, proteggendolo dagli agenti chimici presenti in aria e potenzialmente pericolosi. Sono DPI di III categoria e il personale preposto al loro impiego deve essere opportunamente informato ed addestrato.
Gli APVR si distinguono in:
- Isolanti: effettuano un vero e proprio isolamento dell’atmosfera circostante e forniscono al lavoratore l’aria necessaria;
- Filtranti: purificano l’aria e possono essere usati solo se questa contiene almeno il 17% di O₂.
I filtri sono dispositivi inseriti su maschere, semi-maschere e quarti di maschere e trattengono gli inquinanti solidi o aeriformi:
- I filtri antipolvere sono classificati in base alla loro efficacia: P1 – P2 – P3.
- I filtri antigas sono suddivisi in classi: 1 – 2 – 3.
L’effettivo livello di protezione dipende da fattori quali: flusso d’aria, tipo di filtro, tipo di lavoro, durata e intensità.
Secondo la UNI EN 14387:2021, i filtri antigas includono:
- ABEK (3 classi),
- AX (non classificati, ma con caratteristiche definite dal fabbricante),
- SX e filtri speciali (per NO e Hg),
- Filtri combinati con i P per il particolato.
Classificazione dei filtri per capacità filtrante:
- Classe 1: bassa capacità, fino a 1000 ppm;
- Classe 2: media capacità, fino a 5000 ppm;
- Classe 3: alta capacità, fino a 10000 ppm.
Ogni filtro è identificato da un colore e da un codice marcato sul dispositivo.
In questo contesto, il Gruppo ProSafe, attraverso il nuovo campo di addestramento ProSafe Academy e il suo team di tecnici della sicurezza e docenti qualificati, offre ai propri clienti un servizio completo di formazione in materia di sicurezza sul lavoro.
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